No allo sgombero del Buridda – Comunicato di Sinistra Anticapitalista

203611796-2f83d0f2-2245-48dc-a9cc-f269ea8a7b65Stamani all’alba ingenti forze di polizia hanno sgomberato il Centro sociale Buridda.

Il Laboratorio sociale occupato autogestito Buridda occupa da 11 anni la sede dell’ex facoltà di Economia in via Bertani, di proprietà del Comune di Genova, e ha sviluppato nel corso del tempo iniziative politiche e culturali, manifestazioni musicali e teatrali, ma è anche sede di una palestra di boxe popolare e di arrampicata, e poi del Critical Wine.

L’ineffabile sindaco di Genova Marco Doria e la sua Giunta negano di essere stati messi al corrente della esecuzione di sgombero, né di averlo concordato con Prefettura e Questura, ma come sempre le bugie hanno le gambe corte perché risulta la presenza dell’assessore a “Legalità e Diritti” Elena Fiorini e dello stesso sindaco alla riunione di ieri pomeriggio del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto, dove è stata affrontata anche la “pratica Buridda”, e quindi il sindaco e la Giunta non potevano non sapere dello sgombero imminente.

Del resto il vicesindaco Stefano Bernini (PD) dichiara che da tempo c’era la necessità di evacuare il Buridda e che adesso, dopo due aste andate deserte, “i compratori oggi ci sarebbero” e che “è il momento di iniziare il percorso per alienare l’edificio e questo comporterà uno sgravio dei debiti del Comune”.

Si conferma così la linea politica della Giunta cittadina di centrosinistra. Per ricordare solo alcuni degli aspetti più rilevanti sul piano sociale, nello scorso mese di luglio questa Giunta ha cercato di privatizzare in un colpo solo trasporti, nettezza urbana, manutenzione di strade e giardini, farmacie e bagni comunali, a novembre ha tentato di reprimere la lotta dei tranvieri; da quando si è  insediata nulla ha fatto per rispettare la volontà popolare di rendere di nuovo pubblica l’acqua, in una città in cui perfino gli invasi e le dighe sono stati a suo tempo privatizzati.

Ormai gran parte di coloro che, a sinistra, erano entusiasti due anni fa per “la nuova stagione arancione” del sindaco Doria si sono probabilmente ricreduti. Noi non siamo tra costoro perché non ci siamo mai fatti alcuna illusione su questa Giunta e sulla maggioranza che la sostiene. La Giunta comunale di Genova sta semplicemente applicando le politiche neoliberiste che sono proprie del PD e del centrosinistra.

Ma queste politiche impongono un forte controllo sociale e quindi implicano – ci sono segnali sempre più preoccupanti – un inasprimento della repressione. Quindi si colpiscono tutti i movimenti “refrattari” e di resistenza sociale, come il movimento No TAV o il movimento per il diritto all’abitare in diverse città; anche a Genova si prova a colpire chi propone un altro modello di socialità, quello, come afferma un comunicato del Buridda, della “città di sotto” che si ribella alla “città di sopra”.

Per questo i/le militanti di Sinistra Anticapitalista esprimono tutta la loro solidarietà al LSOA Buridda e partecipano alle mobilitazioni in atto in città contro lo sgombero.

Sinistra Anticapitalista

Coordinamento provinciale di Genova

Genova, 4 giugno 2014

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